Il rapido svilluppo della tecnologia di virtualizzazione delle architetture hardware ha abilitato la nascita delle piataforme di cloudcomputing, risolvendo l'annoso problema dell'affidabilità e aumentando drasticamente l'efficienza. Tuttavia il cloud ha aperto le porte a una nuova minaccia che, quando i sistemi erano isolati, prima non c'èra: i rischi di attacchi via rete. Questo rischio in realtà ogni anno si concretizza in migliaia di incidenti informatici, con un danno complessivo stimato di svariati miliardi di dollari. Le soluzioni a questo problema sono portroppo poco efficaci. Infatti in gran parte il problema è riconducibile alle limitate capacità umane di rendersi conto che si sta commettendo un errore, involontario o indotto, attivando una minaccia distruttiva. Si tratta quindi di un problema organizzativo: se c'è un solo soggetto che ha il potere di fare un azione distruttiva, allora il rischio che questa azione possa essere attivata non sarà mai eliminato. L'unica possibile soluzione è quindi rendere ogni azione potenzialmente critica, attivabile solo se c'è un ampio consenso tra più soggetti indipendenti chiamati ad esprimere un parere sull'opportunità di eseguire quell'azione. Questo prinicipio organizzativo è alla base del "distributed compting"

La blockchain è ll più noto sistema che produce consenso decentralizzato. La validazione delle transazioni che spostano token è un processo che non può essere né impedito, né violato. Rispetto a una classica piattaforma in cloud, la blockchain è pertanto un sistema estremente più robusto. Se si considera che non vi è alcun impedimento a modificare il software usato dai nodi, la robustezza della blokchain appare come una caratteristica straordinaria. L'assenza di limiti, certificazioni, firewall, ecc. normalmente indispensabili per proteggere un sistema critico, implica che la sicurezza della blockchain non deriva dalla tecnologica, ma dal processo decisionale con cui viene sancito se una transazione è valida oppure no, processo definito "produzuzione del consenso". Questo processo si basa su una organizzazione decentralizzata, assoltamente "piatta", ovvero priva di alcuna figura privilegiata che potrebbe alterare il processo stesso. Dato che sono orami più di dodici anni che le blockchain esistono e gestiscono miliardi di dollari, si può certamente affermare che questo approccio funziona. E se la blockchain è un esempio convincente di quanto la decentralizzazione sia un approccio efficacie, possiamo citarene un altro, ancor più eclatante, : internet. Internet è una rete decetralizzata. E' infatti stata progettata appositamente per superare i limiti del modello delle reti telefoniche dove ogni comunicazione passava per una centrale. Quando i canali di comunicazione erano basati su collegamenti fisici, tutti dati di un canale passavano su un unico cirtuito e un guasto alla centrale telefonica poteva conivolgere molti se non tutti i circuiti. Nel modello organizzativo di internet, invece, i dati di ogni canale di comunicazione sono divisi in paccheti, ogni pacchetto può segure un percorso diverso per raggiungere la destinazione e può essere ritrasmesso su un'altro percorso se non viene ricevuto. Un guasto a uno o più componeni di rete risutla pertanto ininfluente. La rete, composta da migliaia di nodi interconnessi, è pertanto resiliente ad attacchi perchè è virtualmente impossibile mettere fuori uso tutti i possibili percorsi alternativi, ma sopratutto è impossibile impedire che ne vengano creati di nuovi in modo dinamico.

Sebbene il modello organizzativo di internet sia stato definito già negli anni '70 le architetture delle piattaforme applicative (ERP, CRM, CAM, ecc.) hanno continuato ad essere basate sul modello centralizzato. Ciò dipende certamente dalla maggiore semplicità di implementazione del modello organizzativo, ma anche certamente dall'assenza di una soluzione pratica per decentralizzare in modo sicuro un processo decisionale. La soluzione arrivata nel 2015 con la possibilità di scrivere degli Smartcontract. Gli Smartcontract non sono altro che degli algoritmi eseguti dai nodi che gestiscono la blockchain. Visto che i nodi producono conenso decentralizzato sulla correttezza loro attività, allora producono consenso anche sull'output dell'algoritmo che eseguono. Grazie agli Smartcontract, per la prima volta, è possibile scrivere un programma che verrà eseguito senza che nessuno possa impedirlo, o possa alterare i dati di input o l'lalgoritmo stesso per produrre un output alterato.

Per quanto gli Smarcontract rappresentino una straordinaria innovazione ed uno strumento in grado di aumentare enormemente la sicurezza delle piattaforme applicative, purtroppo le blockchain si sono dimostrate inadatte a fornire i livelli prestazionali necessari ad adottare gli smartcontract per applicazioni industriali. Le blockchain hanno infatti due limiti: - non possono scalare in termini prestazionali per supportare tutte le possibili richieste di esecuzione di smartcontract - il costo di esecuzione degli smartcontract è variabile in base al livello di utilizzo della rete. In altre parole, la produzione del consnenso decentralizzato di una blockchain è basata sulla remunerazione dei nodi mediante un token che, per avere valore deve essere una risorsa scarsa. Ciò limita le prestazioni e rende inadatta la blockchain per applicazioni industriali.

Il funzionamento della rete Internet dimostra che è possibile progettare un sistema decentralizzato anche senza remunerare i nodi della rete, o per meglio dire, è possibile progettare un sistema decentralizzato in cui i nodi sono remunerati in modo indiretto o semplicemente, dalla collaborazione, ottengono un reciproco vantaggio. Questo è l'approccio che sta alla base di "blockchain alternative" come IOTA, ed anche alla base del sistema dOra. dOra, acronimco di Distributed Oracole, è un sistema computazionale che produce gli stessi effetti e fornisce gli stessi vantaggi di uno Smarcontract, ma non è gestito da nodi di una blockchain e pertanto non ne subisce i limiti. Grazie a dOra è possibile progettare e far esegure componenti core di piattaforme mission critical a un sistema ininterrompibile, efficente, sicuro. La nostra Vision è che granzie a dOra mettere in sicurezza le principali componenti di piattaforme mission critical, rendenendole estremamente più resistenti ad attacchi informatici.